La MezzaLuna – Centro di Educazione Alimentare

Ci sono cose che stanno nell’aria in attesa di prendere forma e sostanza. Una di queste è “La Mezzaluna – centro di educazione alimentare”.

Se ne stava lì, indefinita ma già capace di individuare dei bisogni. Bisogni come quello di un nuovo diritto di accesso al cibo, di una nuova consapevolezza alimentare che si lega a quella ambientale e sociale. Aveva già in sé temi come il territorio, la partecipazione, l’agricoltura, la cultura, la biodiversità, il rispetto dei tempi della natura e molto altro.

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E’ un articolo di Emilio Bertoncini, Agronomo e Guida ambientale

Alimentazione nell’infanzia – secondo incontro

Lunedì 11 marzo dalle 21,30 alle 23,30, alla Misericodia di Fornacette

Mangiando s’impara: l’importanza dell’educazione alimentare
Parleremo delle strategie da adottare in famiglia e a scuola, per guidare i bambini e gli adolescenti nelle loro scelte alimentari!

L’incontro è gratuito.

Vi aspetto numerosi!

 

Incontri di Educazione Alimentare

Dopo il successo dell’incontro “Il buon cibo della vita” che si è tenuto lo scorso 21 novembre, la Misericordia di Fornacette ha organizzato una serie di incontri formativi gratuiti sul tema della nutrizione nell’età evolutiva. Si tratta di tre appuntamenti che si svolgeranno a marzo in cui si parlerà dell’alimentazione dei bimbi, di cosa significhi una buona “educazione alimentare”, del cibo in famiglia, dei modelli e delle pubblicità.

Gli incontri saranno tenuti dalla dott.ssa Giusi D’Urso, biologa nutrizionista, educatrice alimentare, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative, specialista presso il nuovo Centro di Medicina Specialistica e Idrofisioterapia della Misericordia. Gli incontri, come quello che ti è già tenuto a novembre, avranno un carattere divulgativo, verrà utilizzato un linguaggio semplice e alla portata di tutti. La missione della Misericordia è infatti quella di aiutare chi si trova nel bisogno, anche grazie ad una adeguata educazione sanitaria mirata alla prevenzione, senza limitarsi, come fanno altri centri o altri ambulatori privati, ad erogare esclusivamente visite e terapie.

Al ciclo di incontri, totalmente gratuiti, è invitata a partecipare tutta la cittadinanza (previa prenotazione).Il calendario degli appuntamenti sarà il seguente:

Lunedì 4 marzo dalle 21,30 alle 23,30
“Il cibo e i bambini: esempio, modelli e pubblicità“.

Lunedì 11 marzo dalle 21,30 alle 23,30
“Mangiando s’impara: l’importanza dell’educazione alimentare”

Mercoledì 20 marzo dalle 21,30 alle 23,30
“Il cibo in famiglia: strategie e buone abitudini”

Fonte: pisainformaflash.it

Quattro salti… nel buio!

I piatti pronti e la loro reale utilità. Forse, è questo il titolo che avrei dovuto dare a questo pezzo. Ma, dallo scandalo della carne equina nei tortellini, non faccio altro che pensare all’inconsapevolezza del consumatore, a quanto poco sappiamo sulla qualità delle materie prime di certi prodotti alimentari che, purtroppo, continuiamo a definire “cibo”! Ecco, dunque, il salto nel buio che ricorda, inevitabilmente, salti ben più noti al nutrito popolo del precotto e preconfezionato.

Cercasi disperatamente istinto di conservazione! Perché sembra proprio di averlo immolato senza pietà sull’altare del dio tempo, dimenticando, o ignorando, che le nostre scelte alimentari segnano il confine fra salute e patologia, fra sostenibilità e catastrofi ambientali, solidarietà e sfruttamento, agricoltura locale e agricoltura industriale, economia sana e speculazioni. Non stupitevi: mangiare è un atto politico! Il primo, il più importante. Ed è nelle nostre mani, così inadeguate, frettolose e superficiali da infilare nel carrello della spesa prodotti che negano ed annullano questo potere. Saccocci, teneroni, wurstel, panatine e molto altro: un universo di pseudo-cibi di cui non sappiamo assolutamente nulla e che diventeranno carne, ossa, sangue nostri e dei nostri figli, inquinando terra ed aria, impoverendo intere popolazioni, penalizzando le produzioni locali.

Saltiamo nel buio, senza rete e senza chiederci se questa è davvero la soluzione. Cibo pronto per risparmiare tempo. Cibo economico per risparmiare denaro. Come può un alimento di qualità essere economico? Come possiamo credere che acquistare e consumare cibo scadente possa restituirci il tempo da dedicare a noi stessi e alla nostra famiglia? Come possiamo pensare che risparmiare economicamente acquistando cibo spazzatura possa non fare la minima differenza sulla nostra salute e su quella del nostro pianeta?
La presenza di carne equina in prodotti alimentari che non la prevedono in etichetta apre inevitabilmente una voragine di dubbi sotto l’incosciente traiettoria del salto: se è accaduto alla Buitoni, allora …Se è così per i tortellini, allora …

Allora, siamo di fronte all’ennesima occasione di rivalutare le nostre scelte; o meglio, di cominciare a scegliere sul serio, con la nostra testa, senza fidarci ciecamente di marche note e di pubblicità accattivanti. L’occasione di ripensare alla lista della spesa. Cominciamo da lì, da quel foglio bianco su cui scriveremo ciò che ci manca, ciò che è davvero necessario. Cominciamo dalla nostra cucina: rivalutiamola come luogo elettivo di identità e di relazione. Accendiamo di nuovo i fornelli, organizziamoci conservando i cibi per quando il dio tempo ci chiederà l’ennesimo sacrificio. Cominciamo dal territorio in cui viviamo: amiamolo e rispettiamolo, sostenendo le produzioni locali, più sane, più sostenibili, più ricche di nutrienti, più solidali. Usiamo le mani e la testa: impastiamo, tagliuzziamo, recuperiamo il gusto di toccare, preparare, offrire e condividere il nostro cibo. Recuperiamo la capacità del dubbio e il valore della consapevolezza che ne consegue; restituiamo, una volta per tutte, dignità ed efficacia alle nostre scelte alimentari.
Offriamo al dio tempo la nostra salute e quella del luogo in cui viviamo. I nostri figli ce ne saranno grati.

Pubblicato su genitorimagazine.it

Nutrizione in età evolutiva: incontri gratuiti alla Misericordia di Fornacette

Dopo il successo dell’incontro “Il buon cibo della vita” che si è tenuto lo scorso 21 novembre, la Misericordia ha organizzato una serie di incontri formativi gratuiti sul tema della nutrizione nell’età evolutiva. Si tratta di tre appuntamenti che si svolgeranno a marzo in cui si parlerà dell’alimentazione dei bimbi, di cosa significhi una buona “educazione alimentare”, del cibo in famiglia, dei modelli e delle pubblicità.

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Laboratorio “Il cibo e i cinque sensi”

‎”La manipolazione del cibo incuriosisce il bambino e lo spinge maggiormente verso l’assaggio.”
Cristina Cherchi ci accompagna attraverso un percorso molto interessante sulla manipolazione del cibo e sulle sensazioni che quest’ultimo attiva in ognuno di noi.
Per Incontri intorno al cibo, curati dall’associazione La MezzaLuna, sono previste due date di marzo, dedicate al laboratorio “Il Cibo e i cinque sensi”. Vi aspettiamo alla Confederazione Italiana Agricoltori Pisa:
Venerdì 1 marzo alle 17,30 Il cibo e i sensi: laboratorio di manipolazione
oppure
Sabato 9 marzo alle 10 Laboratorio sul cibo e i 5 sensi.

Dopo la carne equina…quale futuro?

In questi giorni, leggendo la notizia della carne equina nella pasta ripiena Buitoni, abbiamo toccato con mano, come se ce ne fosse ancora bisogno, il rischio a cui ci sottoponiamo ogni volta che scegliamo, acquistiamo e consumiamo prodotti alimentari industriali. Abbiamo avuto un’ulteriore conferma di quanto poco sappiamo su quel tipo di cibo , sulla sua produzione, sulla sua qualità e provenienza.
Eppure, a pensarci bene, ogni prodotto alimentare che ingurgitiamo, una volta digerito ed assorbito, diventa “noi”, carne, sangue, ossa, ecc.
Eppure, a pensarci bene, prima di acquistare un telefono cellulare o un televisore ci informiamo e facciamo i dovuti confronti, esprimiamo dubbi, ci poniamo domande…perchè vogliamo spendere bene i nostri soldi.
E, allora, possibile non avere la stessa pretesa sulla scelta del cibo che, non solo costa, ma si trasforma in noi stessi e produce effetti più o meno salutari dentro di noi?
Se è vero che siamo ciò che mangiamo, il tempo e l’attenzione dedicati alla scelta del cibo dovrebbero essere prioritari rispetto ad altro e l’indignazione per notizie come quella della carne equina mescolata a quella di manzo dovrebbe indurci a riflettere.
La reazione generale, però, è più di delusione. Peccato, davvero, non potersi più fidare! Le lasagne pronte, i tortellini ripieni, i ravioli farciti… si prestavano bene in cucina a cene e pranzi veloci, i cui sapori accattivanti e fidelizzanti mettevano tutti d’accordo! Cos’altro dobbiamo aspettarci sulle pizze surgelate, sui sofficini al formaggio, sui bastoncini di pesce e sugli hamburger di prosciutto cotto? Non ci distruggeranno mica anche quelli! Cosa rimarrà da propinare a cena ai nostri figli dopo una faticosa giornata di lavoro?

Resterà il cibo, quello vero, per il quale sarà necessario tornare ad accendere i fornelli e, forse, speriamo, anche i neuroni!

 

 

Cibo, sensi e pubblicità

Il rapporto fra sensi e cibo è senza dubbio un argomento interessante, soprattutto oggi, in un’epoca in cui c’è una grande attenzione alla scelta alimentare. Diversi studi suggeriscono quanto i fattori sensoriali siano ancora cruciali nel determinare la scelta di un cibo, ma la relazione è più complessa ed articolata, a causa di molte altre influenze, quali gli effetti fisiologici o avversi degli alimenti e i fattori psicosociali e culturali.

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Alimentazione, cultura e società

Bello, questo saggio che cerca di fare chiarezza fra mille punti oscuri relativi al cibo.
L’Autore definisce l’alimentazione prezioso strumento strutturante nell’organizzazione sociale di un gruppo umano e partendo da questo assunto tenta di rispondere a domande importanti e diffuse: qual è l’impatto della globalizzazione sulle nostre abitudini alimentari? In che modo l’organizzazione quotidiana condiziona gli stili e i modelli alimentari? Quali sono le valenze sociali dell’epidemia di obesità?
Un modo nuovo e assai suggestivo di parlare di cibo e di abitudini alimentari, che conferisce valore allo “spazio sociale alimentare”, quale nuova dimensione in cui il consumatore dipana la sua esistenza.

Alimentazione, cultura e società
Jean-Pierre Poulain
Il Mulino

 

 

Il cibo dell’orrore

Molte storie horror si dipanano intorno al cibo ed alle sue implicazioni. E molti cibi orribili popolano la nostra vita e, a volte, le nostre scelte. Qualche volta l’orrore lo compriamo, ce la facciamo impacchettare, lo portiamo a casa e lo cuciniamo per noi e per la nostra famiglia. Finzione e realtà: il limite non è così netto, a volte.

Oggi, 2 febbraio 2013, alle 17,15
IL CIBO DELL’ORRORE – Fra letteratura e cronaca
con Vito Bollettino e Giusi D’Urso