Archivio mensile:febbraio 2020

Assessing the cytotoxic/genotoxic activity and estrogenic/antiestrogenic potential of essential oils from seven aromatic plants

Alternative therapies with new drugs are needed because the clinical efficacy of conventional chemotherapy is often reduced due to collateral effects. Many natural products of plant origin, including essential oils (EOs) have proved to be effective in prevention and therapy of several diseases such as bacterial infections, chronic diseases and cancer. In the present study, we investigated some biological activities of EOs extracted from seven plants: Rosmarinus officinalis, Salvia somalensis, Thymus vulgaris, Achillea millefolium, Helichrysum italicum, Pistacia len- tiscus, Myrtus communis. In particular, we evaluated the cytotoxic and genotoxic activity using the cytochalasin B- blocked micronucleus assay (CBMN) in human peripheral lymphocytes, cytotoxicity in a human ovarian car- cinoma cell line (A2780), and the estrogenic/antiestrogenic activity using a yeast strain expressing the human estrogen receptor alpha (ERα). Our results show that most EOs can have a strong cytotoxic and a slight/mod- erate genotoxic effect on human peripheral lymphocytes, and also a pronounced cytotoxic effect in A2780 cells. In addition, some EOs seem to have a marked antiestrogenic activity that could potentially perturb the estrogen- dependent tissues.

La dieta perfetta

L’attenzione al peso corporeo e alla salute è una buona pratica che permette di star bene con noi stessi e di prevenire gran parte delle patologie. Ma come si fa a perdere il peso in eccesso? Qual è la dieta perfetta? E, soprattutto, esiste una dieta perfetta? Ebbene, se con l’aggettivo perfetta intendiamo adatta a tutti ed efficace sempre e su ognuno di noi, la risposta è no, non esiste. Esiste invece la dieta (dal greco diaita, cioè stile di vita) che possiamo affrontare, sostenere e mantenere nel tempo. Cioè lo stile di vita, compreso quello alimentare, che viene incontro ai nostri bisogni fisici e psicologici; quello che, pur facendoci perdere il peso in eccesso, ci fa stare bene e in equilibrio con le nostre emozioni e con il nostro corpo.

Tuttavia, non è facile come sembra. Le buone pratiche alimentari si acquisiscono modificando comportamenti spesso radicati in profondità. Sostituire le vecchie abitudini con quelle nuove richiede molta motivazione. Le nuove pratiche devono risultare quindi sostenibili e, se possibile, gratificanti per l’individuo che si appresta a fare un percorso di recupero del peso salutare. Per questo motivo non è necessario e nemmeno consigliabile sottoporsi a estenuanti percorsi restrittivi, pieni di rinunce e frustrazioni, né delegare il proprio dimagrimento a fantasiosi e improbabili sistemi promossi in rete o a miracolose pozioni che sostituiscono i pasti. In assenza di patologie, infatti, il percorso migliore è quello che rende pro-attivi e consapevoli e che offre all’individuo la possibilità di acquisire nuovi e migliori strumenti di scelta e gestione del proprio cibo. Imparare a mangiare bene, a muoversi e a prendersi cura di sé è importante e si può imparare: ognuno con i propri tempi, con le proprie abilità e propensioni. A condizione, ovviamente, di volersi bene.

Articolo pubblicato su Dimensione Agricoltura – febbraio 2020