Archivio tag: donne

In divenire

I figli affondano ogni tua certezza e saccheggiano ogni briciola di energia. Ti cercano con l’egoismo sano del bisogno, ti imitano e ti scimmiottano allenandosi alla vita. Sono curiosi anche di ciò che a te non piace, rivoluzionano programmi e aspettative. Non sanno, e non devono sapere, la tua fatica e la tua rinuncia. Devono semmai impararle vivendo insieme a te.
E quante cose sanno che tu hai dimenticato! Quante ne imparerai crescendoli!
Ti stupiresti se ti raccontassi come l’accudimento non sia un caso né una vocazione. Ma in che misura esso sia chimica complessa, evolutasi nei millenni, composita e integrata con mille altre chimiche che ci rendono ciò che siamo.
Se tu sapessi, sono certa, capiresti che dalla dipendenza stretta, che ti toglie a volte il fiato, nasce l’autonomia di questo piccolo divoratore di tempo e di pazienza. E forse ne saresti più fiera e meno succube.

Dedicato alle madri.

La cucina di Anna

DSCN5378Quando Anna era piccola le era proibito entrare in cucina durante la preparazione dei pasti. Sua madre la teneva lontana e non si curava della curiosità della piccola, perché la cosa più importante era non sporcare, non infastidire, non curiosare.
Quando sarai grande – diceva – cucinerai quando sarai grande. Adesso tocca a me, tu non sai nemmeno dove mettere le mani.
Nessun odore, dunque; nessun sapore, nessun gusto né disgusto per la piccola Anna, che moriva dalla voglia di pasticciare, impastare, sminuzzare.
Non era adeguata – dicevano. Non sarebbe stata capace.
Così lei imparò a restare distante e si convinse di essere incapace. Addirittura, si convinse di non amare quel luogo così caldo e pieno di magia che era la cucina della casa di famiglia. Rifiutò di sentirsi parte di qualcosa da cui era stata forzatamente allontanata. E così, difatti, fu.

Anna divenne presto una donna e s’innamorò. La cucina della sua nuova casa le si spalancò davanti, misteriosa, come la sua nuova vita, facendola sentire appassionata e creativa.
Trascorrevano ore, lei e lui, a preparare pietanze da condividere prima con gli amici, poi con i figli che arrivarono. Lei scoprì di essere fantasiosa e di amare curiosare fra nuove ricette e nuove creazioni culinarie. Si sentì ricca di cose belle, piena di sorprese da donare, colma di gioia e di idee.
Col passare degli anni, però, quell’uomo che credeva di conoscere bene e di amare profondamente cambiò. O forse fu lei a cambiare, ma questo poco importa. Quello che importa, invece, è che Anna fu allontanata di nuovo da quel luogo magico che l’aveva resa così felice e fatta sentire così utile. Lui prese “le redini della cucina”, come amava declamare con orgoglio davanti a parenti ed amici; lei era inadatta, poco adeguata…come da bambina.

Ma presto Anna rivolle indietro il suo tempo, anche quello fra i fornelli e non si trattò del capriccio di una bambina un po’ cresciuta, ma, al contrario della richiesta legittima e sacrosanta di accudire e ad esprimere ciò che era, o avrebbe voluto essere, attraverso il cibo e le azioni che da sempre, da tempi antichissimi, connotano l’attitudine umana a comunicare. Le sue pietanze non sarebbero state perfette; le ricette sarebbero state inventate; i suoi figli sarebbero rimasti interdetti o incuriositi, ma cosa importava? Anna desiderò provare ad essere finalmente se stessa e, con la tenacia sopita in quel cuore affamato di vita, riconquistò il suo luogo dell’essere e ricominciò dal punto in cui aveva abbandonato se stessa…

Anna esiste davvero, ma ha un altro nome. La storia che vi ho raccontato mi è stata donata, con rabbia e generosità, da una donna in cerca della strada per essere felice, recuperando se stessa e tutto ciò che un’infanzia sbagliata le ha tolto. Di lei e delle sue parole accorate, mi ha colpito l’assenza di pianto e rimpianto. Mi hanno fatto riflettere la tenacia e la passione con cui mi ha descritto il distacco da cose che aveva appena sentito sue. Mi ha intenerito la voglia di recuperare ogni briciola di vita persa per la strada.
Resto in silenzio e rifletto, adesso, augurandole tutto il bene del mondo.

Cibo, salute e benessere al femminile

Donna è la prima nutrice, dal grembo al seno al primo cucchiaino, colei che provvede alle cure e al sostentamento del proprio piccolo. Donna è l’adolescente che si guarda allo specchio e non si riconosce più nella vita stretta e nei fianchi larghi che la preparano alla fisiologica funzione della procreazione. Donna è la cuoca di casa, la nonna o la suocera delle lasagne domenicali, così come la mamma che prepara il pasto caldo della sera e mette tutti intorno al tavolo. Donna, infine, è Eva, che porge la mela ad Adamo.

Da sempre la donna ha avuto un legame inscindibile con gli alimenti e con il loro consumo. Ecco perché il cibo ha in generale una valenza del tutto particolare nel mondo femminile.

È interessante notare come la preparazione quotidiana dei pasti per i propri cari abbia assunto nei secoli una valenza emotiva profonda: la donna è divenuta nel tempo fautrice di modificazioni alimentari attraverso metodi conservativi e cotture particolari. Attraverso la produzione di pietanze e pasti la donna ha esercitato nei tempi un potere univoco, riempiendo vuoti, tessendo relazioni e compensando ingiustizie. È stato un percorso lungo e travagliato quello che ha fatto del rapporto fra donne e cibo il connubio che oggi riconosciamo essere così importante.

La civiltà dell’opulenza espone tutti all’offerta eccessiva di cibo e contemporaneamente alle immagini insistenti e penetranti di corpi perfetti. Quindi, accanto all’esaltazione della forma corporea e al benessere vi è la demonizzazione di molti cibi, definiti “ipercalorici” ed ingrassanti: il cibo, dunque, diventa nemico della forma fisica ed assume connotazioni che lo snaturano e lo allontanano dai concetti atavici di convivialità, identità e condivisione.  L’atto del mangiare, dunque, si annoda strettamente al problema dell’immagine di sé, creando spesso distorsioni pericolose.

Questo articolo è stato ispirato da numerose letture, interessanti e coivolgenti, fra cui Il cibo una via di relazione (Savorani) e Semiofood, Comunicazione e Cultura del cibo (AA.VVV).

 

Di questo e molto altro si parlerà nell’incontro “Cibo, salute e benessere al femminile”, che si terrà sabato 6 ottobre nella sede della CIA di Pisa, in via Malasoma 22 (zona Ospedaletto). L’incontro propone percorsi e strategie per ritrovare e mantenere un sereno rapporto fra cibo ed immagine corporea, scegliere bene gli alimenti, associarli nel modo più adeguato, apprezzare le emozioni legate all’atto del mangiare. I partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi su queste tematiche e di acquisire nuove nozioni e strategie, grazie alla presenza di due professioniste (Giusi D’Urso, biologa nutrizionista e Cristina Cherchi, pedagogista clinica). Nell’arco del pomeriggio, oltre ad una lezione teorica, verranno approntati dei piccoli laboratori, seguiti da una degustazione a tema.

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono una donna e scrivo!

Premiazione- spettacolo del concorso letterario Autrice dell’Estate 2010, presentato e disturbato da Paola Pasqui, che dirigerà la premiazione, offrirà spunti comici, interagirà con le scrittrici”
Serata conclusiva e premiazione delle autrici venerdì 16 luglio 2010 alle 21,30, presso l’Ippodromo Caprilli a Livorno

Maggiori informazioni sono reperibili sul sito http://www.unlibroperlestate.it/.

AUTRICI DELL’ESTATE
I RACCONTI
AA. VV.
16 Luglio 2010

16 racconti, diversi i generi letterari e gli argomenti, ma tutti rigorosamente scritti da donne.
Sono stati selezionati fra quelli partecipanti alla II Edizione del Concorso Letterario Autrice dell’Estate (www.unlibroperlestate.it).
Scrittrici di ogni parte d’Italia ci regalano racconti divertenti, emozionanti, commoventi, imprevedibili, stressanti, rilassanti…

Maggiori informazioni su http://www.manidistrega.it/editore/autri
I RACCONTI
AA. VV.
16 Luglio 2010

16 racconti, diversi i generi letterari e gli argomenti, ma tutti rigorosamente scritti da donne.
Sono stati selezionati fra quelli partecipanti alla II Edizione del Concorso Letterario Autrice dell’Estate (www.unlibroperlestate.it).
Scrittrici di ogni parte d’Italia ci regalano racconti divertenti, emozionanti, commoventi, imprevedibili, stressanti, rilassanti…

Maggiori informazioni su http://www.manidistrega.it

 
 

Nel volume troverete anche uno dei miei racconti!