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“Ti racconto la terra” è di nuovo alla radio!

Sabato 22 febbraio alle 10,30 e in replica domenica 23 alle 14,00, intervista a Pagine in frequenza, Con Alessandro Forlani, su Rai Radio1.

Ecco il podcast

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Ti racconto la terra- recensioni e interviste

 

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A questo link puoi ascoltare la registrazione dell’intervista rilasciata a La dolce linea, di Tiziana Stallone, per RaiRadioWeb, il 15 novembre 2013.

A questo, invece, puoi leggere la prima recensione sul blog di Laura Montanari (Repubblica Firenze).

 

 

 

Le foto della presentazione al Caffè di Repubblica del
Pisa Book Festival 2013, con Laura Montanari e Fabio Galati.

Foto: Repubblica Caffe' - Pisa Book Festival- Giusi D'Urso presenta Presenta "Ti racconto la terra"

Ti racconto la terra

E’ uscito il mio ultimo libro: “Ti racconto la terra”, per Edizioni ETS, con la prefazione di Rossano Pazzagli e le storie di vita contadina di Stefano Berti.

3672_Durso_cover_STAMPA_03L’agricoltura diventa la poesia di un racconto di vita vissuta, che insegna a chi legge la fatica e l’incanto della vita in campagna, e la ricostruzione del rapporto antico fra chi produce il cibo e chi se ne nutre.
Il racconto si intreccia alla divulgazione di temi come la sostenibilità, il paesaggio, le scelte alimentari, la stagionalità, l’educazione alimentare, la prevenzione, le tradizioni a tavola.
Così, dal paradosso dell’agricoltura e del cibo industriale alla consapevolezza alimentare, ogni pagina affronta temi urgenti che non possono più essere appannaggio di tecnici del settore, ma terreno di riflessione per ogni lettore.
Un libro per chiunque voglia cominciare ad operare scelte virtuose, avendone inteso il peso e l’importanza.

Il libro si può acquistare da subito attraverso il sito di Edizioni ETS e dal 20 novembre sarà possibile trovarlo in libreria!
Intanto, puoi leggere la scheda e scaricare i pdf dell’indice e della prefazione.

Buona lettura!

Voce del verbo seminare

Ci sono gesti che restano in mente e mettono radici. Uno di questi è l’apertura del braccio che semina a spaglio il grano. L’immagine del contadino con la pioggia di sementi intorno mi accompagna da sempre, rassicurante, sebbene oggi un po’ surreale.
La semina è un gesto antico che serba dentro l’agire un significato e una simbologia assolutamente immortali. Il grembo della terra accoglie il seme che darà i suoi frutti, dopo una crescita che vuole aria, terra, acqua, calore. Ricorda il ventre generoso delle madri.
La fertilità di un campo mi fa pensare al dono, all’offerta, al bisogno e alla sua soddisfazione. Ma l’essenziale generosità di una spiga di grano stride, nella mia mente, con l’attuale distorsione di questi concetti. Scambiamo continuamente i “desideri” per “bisogni“. Il bisogno, però, è limitato per definizione, dalla necessità precisa che lo esprime. Il desiderio, invece, no!

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Gusto e salute, la dieta mediterranea è servita!

La convinzione che diffondere consapevolezza alimentare e creare sensibilità intorno a temi importantissimi, quali quelli dell’agricoltura e del cibo, sia oggi una priorità, ci ha portati ad organizzare altre iniziative per quest’estate. Altri “Incontri intorno al cibo”, dunque, per coniugare, ancora una volta, la terra e l’alimentazione sana, la salute e la cultura del cibo, l’alimentazione e la sostenibilità.

 Questa volta, però, i nostri Incontri si sposteranno in azienda, nell’ambiente, cioè, dove ognuno di questi concetti trova terreno fertile (è proprio il caso di dirlo!) per esprimersi al meglio e divenire un valore da portarsi dentro e su cui costruire nuove abitudini e buone pratiche quotidiane. Continua a leggere

L’agricoltura, cenerentola disconosciuta

La maggior parte delle persone conosce poco o nulla, oggi, dell’articolato e affascinante processo di produzione del cibo. E’ davvero curioso- non credete?- che l’umanità si nutra di prodotti provenienti dalla terra e sia, di fatto, così disinformata su questi argomenti. Eppure, fino a qualche decennio fa, questa ignoranza e questo disinteresse nei confronti della terra che produce il buon cibo erano inimmaginabili. Oggi, purtroppo, è raro, soprattutto nelle città, trovare un bambino che abbia visto un campo di grano, che sappia cos’è un aratro o che conosca l’avvicendarsi delle colture stagionali. Un sapere prezioso è andato perduto, lasciando spazio ad un crescente ed insulso consumismo che ha spazzato via la cultura del cibo. Eppure, nella storia dell’uomo, connotata da carestie, guerre e rivoluzioni, l’agricoltura e i suoi prodotti sono stati un denominatore costante e comune. Eppure, che ci piaccia o no, l’agricoltura è stata la prima importante attività socializzante.
Il primo anello di ogni catena alimentare è legato alla terra. Ogni ciclo vitale termina nella terra.
Quando andiamo in vacanza ci preoccupiamo del percorso che dovremo fare, tenendo bene a mente il luogo di partenza e quello di arrivo, con attenzione alle tappe intermedie. Ebbene, mi chiedo, perchè non ci poniamo domande sul nostro “viaggio” vitale? Perchè non abbiamo alcuna curiosità sulla nascita del nostro cibo?
La terra ci parla di noi e delle nostre “radici”, senza le quali … dove crediamo di andare?